Recensione: “Di carne e di carta”, di Mirya

Ho sempre avuto difficoltà a parlare di quello che amo. Sono bravissima nell’intavolare discussioni su ciò che non mi piace, mandarle avanti per ore, e probabilmente provocando emicranie insopportabili a chi è costretto a subirle; ma quando si tratta di parlar di quel che mi piace… be’, lì perdo le parole, perché significa parlare anche di me, indirettamente, e se c’è una cosa che odio è proprio quella. Tutto questo per dirvi che la recensione che segue potrebbe risultarvi insensata, un farneticamento incoerente di una che non sa quello di cui parla, ma ci tenevo lo stesso a raccontarvi quel che c’era prima di TrentatréDi carne e di carta, un amore a prima lettura che scuote la carne, sottomette la ragione e impedisce di pensare. Uno di quelli di cui non vi stancherete mai di leggere. Non a caso mi ci perdo da anni.

mirya-di-carne-e-di-carta2Titolo: Di carne e di carta
Autrice: Mirya
Editore: self [lo potete trovare qui]
Anno: 2014
Pagine: 322

Chiara vive di carta. Insegna, studia e legge di tutto. Sui libri e coi libri è cresciuta, i libri sono stati la sua famiglia e i suoi migliori amici e dai libri ha appreso l’amore: l’amore per le pagine ma anche per gli uomini che in quelle pagine vivono. Leonardo entra nella sua vita per seguirla nel Dottorato di ricerca, ed è un uomo concentrato sulla realtà di carne: per lui il distacco dalle parole scritte è vitale e non accetta l’approccio passionale di Chiara. Ma è stato davvero un caso, a portarlo da lei, o c’è una trama anche dietro al loro incontro? Tra un canto di Dante e una canzone degli ABBA si combatte la guerra tra la carne e la carta, una guerra che non ha vincitori né perdenti e che forse non ha nemmeno schieramenti. Continua a leggere